Musical: Consigli per gli acquisti

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Cari nerd del musical, avete in mente una vacanza a New York? Passate casualmente da Londra o cercate semplicemente il consiglio per uno spettacolo musicale che valga la pena vedere in Italia? Siamo qui per voi: un titolo per ogni paese.

Partiamo da Broadway dove ci sentiamo di proporvi “Gutenberg! The musical!” Perché sì? Beh, per il momento abbiamo visto solo un’anteprima su Youtube, ma stiamo parlando di uno spettacolo con un direttore musicale tra i migliori in circolazione e che ha per protagonisti due superstar di tv e a teatro quali Josh Gad e Andrew Rannels (basti dire: la stessa coppia protagonista del primo cast di “The Book of Mormon”!). Un’altra ragione per vederlo? Capitano piuttosto spesso cameo a sorpresa di personaggi molto (ma molto molto!) celebri del cinema e dello spettacolo americano. È in scena da pochi mesi e crediamo valga la pena scommetterci qualche dollaro.

West End: Se invece volete scommettere sterline vi suggeriamo “Cabaret“. Sì, sì, lo sappiamo che lo conoscete già o avete visto il film: è un classicone, ma questo allestimento è tanta tanta roba. Il Playhouse Theatre di Londra è stato ricreato appositamente per questo spettacolo e ha modificato anche il suo nome in “Kit Kat Club“, ovvero il nome del locale di Sally Bowes. The Emcee è Jake Shears, leader degli Scissor Sisters (quelli che cantavano in falsetto “Don’t feel like dancin”: dai che li ricordate, via!) e da un momento all’altro è attesa come Sally nientepopodimeno che… Cara Delevingne! Non garantiamo per Lei, però è pur sempre Lei! Regia e messa in scena in grande stile; coreografie in primissimo piano che non dimenticano Bob Fosse, ma tutto nuovissimo e originale. Opera intramontabile, critica alle stelle, prezzo abbordabile e in scena almeno fino al prossimo autunno.

Italia: anche per i teatri nostrani vi vogliamo proporre un mega classicone che rivediamo tutti i natali in tv: 7 Spose per 7 Fratelli, in scena da un paio d’anni con Baz e Diana del Bufalo come Milly e Adamo Pontipee. Qualcuno può storcere il naso sapendo che i protagonisti provengono dal mondo del cabaret, ma portano a casa la pagnotta più di tante altre star televisive che occupano i teatri solo in virtù della loro popolarità. Diana Del Bufalo ne esce parecchio bene. Alla fine: ci si diverte, cantano e ballano (per davvero!) e ci si fa qualche sana risata nel patriarcato goffo dei fratelli Pontipee (altro che Barbie!). Ci sono diverse date nel centro nord Italia ancora per un mesetto. Prezzi mediamente contenuti a seconda del teatro.

E voi cosa ci consigliate?

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di Paolo Schembri

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